RISCOPRIRE IL VALORE DELLE IMPRESE ARTIGIANE CON IL PROGETTO DI CNA PADOVA “A REGOLA D’ARTI”

Negli ultimi anni scolastici si registra una ripresa dell’appeal della formazione tecnica e professionale per gli studenti padovani che ben si coniuga con i fabbisogni professionali espressi dalle imprese, in particolare di piccola dimensione ed artigiane. Le piccole imprese evolvono le proprie strutture tecnologiche e gli schemi operativi, e si pongono in maniera nuova verso le nuove generazioni di lavoratori: in questo contesto si inserisce il progetto “A Regola d’Arti”, che promuove e difende i mestieri artigiani. È un progetto di CNA Padova con il contributo della Camera di Commercio per far conoscere l’artigianato a studenti e famiglie in chiave contemporanea. Non più solo l’immagine romantica delle mani che lavorano, ma anche la presenza di competenze e tecnologie di ultima generazione. Il progetto è stato presentato nel corso di Exposcuola.

«Tra i tanti problemi che le imprese vivono in questo momento, oltre ai costi dell’energia e alla scarsità delle materie prime, c’è quello di riuscire a reperire personale adeguatamente formato e qualificato» dichiara il presidente di CNA Padova Luca Montagnin. «La ripresa dell’interesse dei giovani per la formazione tecnica è un ottimo segnale che pensiamo possa portare ad un miglioramento dell’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. In questo senso è fondamentale un progetto come questo, per diffondere la conoscenza del valore dell’impresa artigiana tra le famiglie e per avvicinare i ragazzi alle imprese del territorio».

«CNA è impegnata da molti anni in progetti con le scuole della provincia, per avvicinare i giovani al mondo dell’impresa e far conoscere loro la passione che c’è dietro al lavoro artigiano» spiega Matteo Massarotto, membro della presidenza provinciale di CNA e responsabile del progetto scuole. «Crediamo molto nel binomio scuola-azienda, perché i ragazzi sono il nostro futuro. Iniziative come questa possono aiutare i giovani a chiarirsi le idee su quale percorso intraprendere alle scuole superiori, sul loro futuro lavorativo e magari far nascere in loro l’idea di poter essere un giorno imprenditori a loro volta».

Progetto “A Regola d’Arti”

A Regola d’Arti è il progetto CNA Padova che racconta il vero mondo artigiano. Restano i mestieri e le tradizioni, ma c’è anche molto altro: tanta tecnologia e innovazione, forti investimenti in macchine e formazione del personale, normative e parametri di qualità da rispettare. Il progetto si rivolge all’orientamento dei ragazzi ma anche alle famiglie e ai consumatori: ciascuno potrà riscoprire il valore delle imprese artigiane, che sia per la propria carriera o per richiedere un servizio.

Il progetto si avvale di flyer dedicati, distribuiti nel corso di Exposcuola e che successivamente saranno diffusi nelle scuole della provincia. Dal flyer, attraverso la lettura di QR Code, sarà possibile accedere a testimonianze video che rappresentano le categorie e che faranno conoscere ai ragazzi cosa c’è dentro un’impresa artigiana. Le categorie sono in tutto 12 e vanno dalla produzione meccanica al giardinaggio, dalla produzione di mobili al terziario avanzato. L’imprenditore/imprenditrice CNA è testimone nel video della propria categoria. Ogni video tocca tre aspetti essenziali del fare artigiano: la qualità, il territorio e l’innovazione. La qualità, strettamente connessa al concetto di “su misura”, è uno dei valori cardine e forse il più caratteristico e riconoscibile del comparto artigiano. Il territorio, perché rivolgersi a un’impresa vicina porta ad avere un rapporto fiduciario che nel tempo si dimostra vincente e conveniente per il consumatore. Infine l’innovazione: ogni categoria artigiana è soggetta all’innovazione tecnologica e delle competenze, e l’innovazione spesso si realizza proprio nelle PMI; qui infatti le mansioni degli addetti sono plurime e i loro rapporti agevolati dalla dimensione d’impresa. Questo consente di rispondere con soluzioni innovative in modo più rapido di una grande azienda.

Scuole tecniche e figure professionali richieste dal mercato

Per l’anno scolastico in corso si stimano in oltre 20.800 gli alunni iscritti a percorsi tecnici e professionali, il 54% del totale degli iscritti alle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Padova, una quota interessante ed in risalita. Ciò ben si coniuga con i fabbisogni professionali espressi dalle imprese, che nell’ultimo quadrimestre del 2022 prevedono di assumere poco meno di 22 mila addetti, di cui oltre il 30% Under 30. Oltre la metà del totale, ben 11.800, fanno riferimento a figure tipiche delle imprese di piccola dimensione ed artigiane: si tratta di 2.600 operai nella metalmeccanica, 1.400 conduttori di mezzi di trasporto, 1.000 operai nell’edilizia, 900 tecnici informatici solo per citare alcune delle professionalità più richieste. Da sottolineare, peraltro, che le imprese artigiane e di piccola dimensione in genere nei primi sei mesi dell’anno hanno assunto, spesso con contratti stabili, circa 11 mila giovani, poco meno della metà degli under 30 che hanno trovato un’occupazione, di cui 7 mila nei comparti produttivi, in particolare della metalmeccanica, oltre mille nell’informatica e nelle comunicazioni, poco meno di 900 nella logistica e nei trasporti.

Dati per macroaree

Le macroaree in cui è possibile suddividere il territorio provinciale mostrano caratterizzazioni abbastanza definite, in linea naturalmente con le specializzazioni produttive presenti. Si scopre infatti che l’ambito metalmeccanico (comprendendo in tale categoria anche le costruzioni elettriche, elettroniche e plastiche) è decisamente prevalente nell’Alta Padovana, comparto in cui il 61% dei giovani assunti nell’ambito delle PMI e artigiane hanno trovato occupazione. Nel comune capoluogo e nella sua cintura il 16% dei giovani hanno trovato lavoro nel terziario avanzato, l’11% nella logistica ed il 4% nei servizi del benessere, valori sensibilmente più elevati della media provinciale. Oltre alla metalmeccanica (56%) nel Piovese spiccano la produzione tessile (16%) ed il settore dell’impiantistica ed idraulica (6%), settore quest’ultimo rilevante anche nella Bassa Padovana, assieme alla produzione alimentare (13%) ed all’edilizia (8%).